Segnali di Crisi Aziendale

Sapete quali sono i primi SEGNALI che vengono rilevati quando un’impresa è in crisi?

  1. Un clima aziendale ostile e poco aperto al confronto
  2. i litigi fra soci o amministratori che impediscono all’impresa di lavorare correttamente
  3. l’insoddisfazione della clientela
  4. la scarsa capacità di innovazione
  5. la mancata formazione e aggiornamento del personale dipendente
  6. la perdita delle quote di mercato
  7. un fatturato costituito in gran parte dalla vendita di prodotti in fase di decadimento

Questi sono i tratti comuni rilevati in gran parte delle imprese che poi in un secondo momento hanno evidenziato forti inefficienze e, alla lunga, hanno provocato il consumo della liquidità accantonata mettendo fortemente a rischio la continuità aziendale.

E’ proprio sulla base di questi dati che è stato introdotto il nuovo art. 3, comma 3, lettera c, presente all’interno del Codice della Crisi d’Impresa ed entrato integralmente in vigore il 15.07.2022.

L’obiettivo principale di tale norma non è certo quello di additare stati di crisi ma piuttosto quello di assicurare alla collettività un bene che è parte fondamentale del tessuto economico del nostro paese, ovvero l’Impresa.

Esso lo fa tutelandola da possibili inefficienze che progressivamente andranno ad erodere la sua liquidità, provocando un sovraIndebitamento e con esso una situazione di default difficilmente recuperabile.

Senza considerare poi che sarà l’amministratore a doverne rispondere in sede giudiziaria.  La sua responsabilità infatti verrà chiamata in causa nel momento in cui venga accertato che non sono state applicate tutte quelle azioni necessarie che abbiamo portato ad impedire l’aggravamento della situazione di crisi e di insolvenza economica.

Cosa fare allora per evitare tutto ciò?

Prima di tutto c’è da dire che lo Stato vuole Amministratori d’impresa sempre più presenti e coinvolti. La carica non potrà più essere ricoperta solo formalmente, ma ora un amministratore avrà il preciso compito di vigilare e intervenire attivamente qualora avvertisse una possibile crisi

Inoltre l’Amministratore potrà essere chiamato a rispondere dei danni causati a società, soci e creditori nel caso in cui venga accertato il mancato rispetto degli obblighi gestori.

Due quindi sono le parole magiche ….”Adeguati assetti”, o più precisamente adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili. 

L’art. 2086 del cc. impone all’amministratore di istituire tali assetti sulla base della dimensione e della natura della propria impresa al fine non soltanto di esonerarlo da possibili ripercussioni giudiziarie, ma soprattutto per aiutarlo a vigilare sul quel bene che fa grande il nostro paese, aiutandolo a rilevare tempestivamente un qualsiasi segnale di crisi, dandogli la possibilità di adoperarsi immediatamente e adottare tutti gli strumenti possibili messi a disposizione dall’ordinamento per superare tale situazione e portarlo quindi alla continuazione della propria attività.

Cosa non indica il tuo bilancio :

  • Se pensi che il bilancio sia tutto quello che ti serve per controllare allora mi dispiace deluderti. 
  • Se pensi che il bilancio ti dica se i tuoi dipendenti sono soddisfatti del loro lavoro mi dispiace deluderti. 
  • Se pensi che che il bilancio ti dica se il tuo prodotto di punta è arrivato a maturazione mi dispiace deluderti.

Ci sono valori qualitativi che il bilancio non riesce a misurare e sulla base dei quali invece si fonda lo stato di salute di un’impresa.

Solo un controllo costante di queste informazioni, e la loro corretta interpretazione, ci possono dire se si sta andando davvero nella giusta direzione o se è necessario raddrizzare il colpo.

Controllo QUALITATIVO e QUANTITATIVO, come fare ???

Una idea su come perseguire tale scopo è l’utilizzo della “Balanced Scorecard” ideata da Kaplan e Norton che è lo strumento più usato negli USA per monitorare costantemente l’andamento delle imprese.

Se vuoi avere una lettura di dei dati aziendali e trasformarli in informazioni utili per una corretta gestione e costruire un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile così come previsto dall’art.  2086 c.c., secondo comma, o semplicemente saperne di più compila il form nel ns. sito www.studiofta.com

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Informazioni su Saverio Farina

Dottore Commercialista - Revisore Contabile Esperto in procedure di Crisi Aziendali e Fiscalità Internazionale.

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