Il Decreto-Legge 17 marzo 2020 n. 18 8 (c.d. “Decreto Cura Italia”) prevede la possibilità per i lavoratori autonomi iscritti all’assicurazione generale obbligatoria, (ad es. artigiani e commercianti) e i professionisti privi di cassa di previdenza iscritti alla gestione separata INPS, di cui alla Legge 335/95, di fruire di un’indennità di euro 600,00 per il mese di marzo.
Il decreto attribuisce all’INPS il compito di dare attuazione alle misure di sostegno e l’ente, con messaggio n. 1381 del 26 marzo N.18, ha chiarito che detta indennità dovrà essere richiesta esclusivamente con modalità telematica disponibile sul proprio sito.
L’accesso al sito è consentito a chi è in possesso del pin che può essere richiesto sul portale INPS
(https://serviziweb2.inps.it/RichiestaPin/jsp/menu.jsp) o chiamando il contact center (803164), oppure attraverso la smart card o se si è in possesso dell’identità digitale.
Solitamente il pin INPS è composto di 16 cifre, di cui le prime otto vengono rilasciate immediatamente a mezzo sms/mail e le seconde otto vengono spedite direttamente all’indirizzo di residenza del richiedente e pertanto, se non si è in possesso dell’intero pin, non è possibile operare sul portale.
Nel messaggio 1381 già citato, l’INPS ha chiarito che per inoltrare le richieste di prestazioni per emergenza coronavirus, sono sufficienti soltanto le prime otto cifre del pin rilasciate via sms/mail.
Le richieste possono essere presentate dal primo aprile
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze nelle FAQ diffuse sul proprio sito ha precisato che:
–Possono richiedere l’indennità anche i soci di società di persone e di capitali iscritti anche all’assicurazione generale obbligatoria (ad es. artigiani e commercianti);
-Sono esclusi gli agenti e rappresentanti di commercio in quanto iscritti ad altra forma previdenziale, ovvero l’ENASARCO.
Dovrebbero rientrare, anche se non ci sono chiarimenti in merito, i soci di società di persone o di capitali iscritti sia alla gestione commercianti, sia alla gestione separata L. 335/95 in qualità di amministratori della medesima società, in quanto entrambe le posizioni sono contemplate dalla Legge quali beneficiari dell’indennità.
Il MEF prevede di far rientrare questi soggetti nel “fondo di ultima istanza” di cui al medesimo Decreto -Legge , la cui indennità dovrebbe essere parificata in euro 600,00.
Tra gli altri beneficiari del fondo rientreranno anche i professionisti iscritti alle casse di previdenza private e i lavoratori dipendenti a tempo determinato il cui contratto scade o è scaduto durante il periodi di emergenza COVID.
Per l’attuazione del fondo di ultima istanza si è in attesa di uno o più decreti attuativi del Ministro del Lavoro.
2 pensieri su “Lavoratori autonomi indennità dal primo aprile”
I commenti sono chiusi.
Bravissimo Diego!!! Speriamo che includano tutti perché lasciare fuori anche solo uno sarebbe una mostruosità.
grazie! e speriamo