Decreto Cura Italia- Ulteriori approfondimenti sull’indennità

Il D.L. 18 marzo 2020 n .18 (c.d. Decreto Cura Italia) ha previsto un’indennità per il mese di marzo di euro 600,00 a favore dei lavoratori autonomi.
Più in particolare, i soggetti beneficiari sono i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS (Legge 335/96), e gli iscritti agli iscritti alla gestione speciale dell’assicurazione generale obbligatoria INPS, quali artigiani e commercianti.
Sono esclusi i suindicati soggetti se sono titolari di pensione, o iscritti ad altra forma previdenziale obbligatoria, come nel caso di possesso di un’altra posizione INPS come lavoratori dipendenti.
Allo stato attuale permangono dei dubbi se debbano essere esclusi gli agenti e rappresentanti di commercio, in quanto iscritti anche alla previdenza ENASARCO.
In attesa di chiarimenti, a parere di scrive escludere gli agenti e rapprsentanti indurrebbe ad una forte sperequazione, per due ordini di motivi:
– il primo è che la gestione ENASARCO non può essere definita una forma previdenziale di natura primaria come l’INPS;
– il secondo è che, se la ratio della norma è escludere dei soggetti potenzialmente percettori di altri redditi perché svolgono altre attività, e per tal motivo iscritti ad altra forma previdenziale obbligatori, nel caso degli agenti questi svolgono un’unica attività pur essendo iscritti contemporaneamente ad INPS ed ENASARCO.
Si è comunque in attesa di precisazione da parte delle istituzioni.
Sono altresì esclusi i professionisti iscritti alle casse di previdenza private obbligatoria, come commercialisti, avvocati ecc., e i titolari di reddito di cittadinanza.
C’è la volontà governativa, da attuare con successivi provvedimenti, di estendere la misura anche a questa categoria di lavoratori, entro certi limiti di reddito.
Sarà l’INPS ad erogare l’indennità, il quale comunicherà le modalità operative in una prossima circolare.
Quel che si sa è che:
– La domanda dovrà essere inoltrata per via telematica attraverso i canali telematici del sito dell’Inps;
– Non ci sarà nessun “click day” come paventato da qualcuno; per “click day” “intesa come finestra entro la quale si possono fare domande di prestazioni” (cit. comunicato INPS del 20 marzo 2020).
Le domande saranno disponibili entro la fine di marzo.

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